I greci, spinti dalla ristrettezza del loro suolo fondarono delle colonie lungo le coste dell'Asia Minoree del Mediterraneo. Le colonie lungo le coste dell'Italia meridionale come Sibari , Agrigento Velia e Paestum , designate come ' Magna Graecia '. Verso la metà del settimo secolo a. C. la città di Sibari , per estendere la sua influenza politica e commerciale sul versante tirrenico dell'Italia Meridionale , fondò degli insediamenti commerciali sul Mar Tirreno . Tra questi il più a nord era alla foce del fiume Sele e lo potenziarono con la costruzione di un santuario in onore di Hera. Nei dintorni vi erano piccoli nuclei abitati e con lo sviluppo economico dovuto al commercio di Sibari , si potenziò quello che era in una posizione migliore e si formò una ittà che i Greci chiamarono Poseidonia, Paistom in periodo lucano e Paestum in età romana .Il graduale abbandono da parte degli abitanti e lo straripamento del fiume Salso ( Capodifiume) , che lambiva la città, forse accoppiato ad un bradisismo, contribuirono al degrado della città, e l'aqua del fiume trasformò Paestum in una palude. I segni del suo lento declino sono evidenti ed irreversibili nel corso dei secoli IV e V , quando il centro abitato, si concentrò intorno all'antico Athenaion, poi gli ultimi abitanti di Paestum, per sfuggire alla malaria ( IX secolo) e alle incursioni dei saraceni, si ifugiarono sulle colline vicine, fondandovi Capaccio Vecchio (da caput aquae cioè sorgente del fiume). Nel 1752, re Carlo III di Borbone fece costruire la strada verso il Sud ( lattuale Statale 18 ), attraversante la stessa città antica, e si riscoprirono i templi e le rovine di Paestum. The Greeks, pushed by the narrowness of their ground they founded some colonies along the coasts of Small Asia and the Mediterranean. T he colonies along the coasts of southern Italy as Sibari, Agrigento Velia and Paestum, designate as 'Magna Graecia'.Toward middle of the 7th century a. C. the city of Sibari, to extend his political and commercial influence on the coast of Tyrrhenian Sea of Southern Italy, founded some of its trading station on the coast of Tyrrhenian Sea. The most northern was at the mouth of the Sele river and it was made more important by the construction of a sanctuary in honour of Hera. Economic development of Sybarite trade, was the cause the increased power of one of these small centres, that of one was most favoured by its geophysical position. The Greek called this city Poseidonia, later Paistom during the Lucanian period and Paestum in Roman times. The gradual abandonment from the inhabitants and the overflow of the Salso river (Capodifiume), perhaps joined to a bradisismo, that licked up the city , they contributed to the degradation of the city, and the aqua of the river transformed Paestum in a swamp. The signs of its slow decline are evident and irreversible during the centuries IV and V, when the inhabited center, was assembled around the ancient Athenaion, then the last inhabitants of Paestum, to escape the malaria (IX century) and to the raids of the Saracens, they were sheltered on the near hills, founding Capaccio Vecchio ( from caput aquaee that is source of the river ). In 1752, king Carlo III of Borbone made to construct to the road towards the South (the actual National 18), crossing the same ancient city, and the temples and the ruins of Paestum were rediscovered Tempio di Nettuno e Basilica. 450 a.C.
La Basilica e il tempio di Nettuno sono molto vicini l'un all' altro formando così un panorama abbastanza impressionante.
The Basilica and the temple of Neptune are very near, forming so an impressive panorama. See Map