Salerno - La cattedrale primaziale metropolitana di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio VII

La cattedrale di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio VII è il principale luogo di culto cattolico della città di Salerno. La cattedrale venne costruita in stile romanico nel'XI secolo e più volte modificata, con diverse aggiunte barocche. Il campanile, di valore storico ed artistico, è un'importante testimonianza della fusione bizantino-normanna del periodo. Su di esso trovano posto otto campane.La forma della chiesa non fu scelta dal Guiscardo ma da Alfano I, arcivescovo di Salerno poeta e medico della famosa Scuola medica salernitana. La chiesa fu consacrata nel giugno del 1084 dal Papa Gregorio VII, ospite in esilio della città. Il Duomo costruito su un'omonima chiesa paleocristiana dedicata a santa Maria degli Angeli, nata sulle rovine di un tempio romano, i lavori iniziali erano di ben più modesti.
I progetti furono ampliati successivamente con il ritrovamento delle spoglie di san Matteo, tumulate nell'antica chiesa il 4 maggio 954 e venute alla luce con la progressiva demolizione di questa. La tradizione narra del rinvenimento in Lucania delle reliquie di San Matteo e della loro successiva traslazione a Salerno, per volere del suo principe longobardo Gisulfo I. La Cattedrale fu consacrata nel 1085 da Papa Gregorio VII e dedicata all'evangelista Matteo, le cui spoglie sono tuttora conservate nella cripta. L'ingresso con la coppia scultorea del leone e della leonessa attuale ha sostituito quello medievale. Di romanico restano l'atrio e il campanile con le decorazioni a tarsia policroma. L'atrio è circondato da un porticato retto da 28 colonne, recuperate dai costruttori del medioevo dai templi ed edifici pubblici romani, con archi a tutto sesto rialzato di derivazione islamiche. Sul quadriportico domina il campanile arabo-normanno a base quadrata con una cella campanaria cilindrica decorata. Esso è arricchito su tutti i lati da una serie di sarcofagi romani, riutilizzati in epoca medievale. L'interno della chiesa è a croce latina a tre navate con il transetto rialzato rispetto al resto della chiesa      Il pavimento del  Transetto lapideo è una variante dell’opus sectile denominata "  Alexandrinum opus " ( prende il nome da M. Aurelius Severus Alexander  Imperatore romano dal 222 al 235 d.C. ) 
 è caratterizzato dall’impiego di lastre tonde o rettangolari di marmi policromi incorniciate da fasce di mosaico.  All'interno il Monumento funebre della Regina Margherita di Durazzo costruito dal Baboccio. Nella navata centrale si possono ammirare gli amboni, sorretti da colonnine tipicamente bizantine, costruiti alla fine del XII secolo, decorati con sculture e mosaici. Da ammirare nel transetto i pavimenti del coro, del presbiterio e del transetto realizzati con motivi di tessere policrome nel XII secolo variante dell’opus sectile. I mosaici delle absidi laterali ed il sepolcro del papa Gregorio VII. L'interno è di stile secentesco, che ricopre le origini medioevali, infatti sono state rinvenute tracce dei trascorsi medioevali ed in una delle navate laterali è possibile ammirare affreschi di scuola giottesca che emergono dalla più recente muratura. L'interno ospita tombe importanti, tra cui quella del papa Gregorio VII, nell'abside di destra, di Ruggero Borsa, figlio di Roberto il Guiscardo, e della regina Margherita di Durazzo nella navata di sinistra. Il Monumento funebre della Regina Margherita di Durazzo fu costruito dal Baboccio. La cripta, completamente rivestita di marmi in stile barocco mantiene affreschi del seicento e ospita le spoglie mortali del santo patrono, i resti dei SS. Martiri Salernitani, Fortunato, Gaio ed Ante, e le reliquie dei Santi Confessori. La cattedrale è l'unica chiesa di stile romanico ad avere un quadriportico oltre alla chiesa di S.Ambrogio a Milano. L'aspetto attuale è dovuto alla ristrutturazione avvenuta in epoca barocca, effettuata dopo il terremoto del giugno 1688.

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