Scienza dell'antichità (dal gr. archàios, antico, e lògos, discorso). Il termine era usato in antico per designare la storia del passato e corrispondeva al latino antiquitates.
Nella cultura contemporanea il termine Archelogia indica la scienza delle trasformazioni apportate dall'uomo all'ambiente. Fino a tutto il sec. XVIII la parola Archeologia era considerata sinonimo di antichità (e l'archeologo era detto antiquario). Archeologia e entrò ufficialmente nel linguaggio scientifico e accademico dopo che fu fondata nel 1810 L' Accademia Romana di Archeologia, che si richiamava, come precedenti, alla Accademia delle Romane Antichità istituita nel 1740 da Benedetto XIV e alla Accademia Romana creata da Pomponio Leto nel sec. XV. Per concessione di Pio VIII ebbe il titolo di Pontificia nel 1829.
Da allora, con Antichità si designa lo studio degli usi e costumi degli antichi, mentre antiquario è chi esercita il commercio di oggetti antichi. Chiara è la distinzione con la storia dell' arte: gli oggetti di ricerca possono essere identici per entrambe le discipline, ma l'Archeologia comprende un' area ben più vasta, includendo tutti i manufatti (solo eccezionalmente definibili come opere d'arte), che servono a illustrare la cosiddetta «cultura materiale». Caratteristica dell’Archeologia è il metodo di acquisizione delle conoscenze, mediante lo scavo sul terreno, la ricognizione di superficie, la lettura dei resti monumentali residui.